mercoledì 14 gennaio 2015

Un pensiero in ricordo di Beniamino Ubaldi

Ricordo ancora il giorno ed anche la notte del mio diciottesimo compleanno.

Lo passai in profonda tristezza; era morto il mio Vescovo, il nostro Vescovo: Il Vescovo del Movimento Studenti Eugubino. Eravamo tanti, era il Movimento, vi partecipavano gli alunni delle scuole medie superiori e, udite, maschi e femmine insieme; uno dei più gravi scandali per quei tempi, soprattutto  per un'associazione che si definiva cattolica ed aveva addirittura due assistenti ecclesiastici. Aveva anche un giornale anzi due: IL BERTOLDO che si occupava ad accumulare querele per la sua satira irriverente; IL BURATTO che, attento al concilio Vaticano II e con l'esuberanza dei suoi giovani redattori, metteva in crisi il tran tran e le "certezze" della Chiesa Eugubina.

Dalla nostra avevamo quel Vescovo così amato dalla città intera e pur appartenendo ad un' altra generazione, per noi era  dei nostri. 

Ciascuno di noi ex movimento studenti, compreso il sottoscritto, ha sicuramente aneddoti da raccontare. Gli volevamo bene tutti per la sua bontà, comprensione, autorevolezza.
Avevamo un Vescovo che ci difendeva dalle "maldicenze" e dalle chiacchiere delle vecchie beghine.

Passai lì, a San Giovanni, la sera e l'intera notte del mio diciottesimo compleanno insieme ai miei amici del Movimento Studenti alternandoci a quattro per turno, non ricordo più di quante ore, con al braccio una fascia di lutto e con il compito di non far avvicinare troppo l'ininterrotta  processione degli Eugubini che rendevano omaggio alla salma.

Sono passati 50 anni, ma credo che il nostro vescovo non ci ha mai abbandonato ed io non l’ho mai dimenticato, anche perché quella strana assonanza, tra cognome e nome, con il nostro patrono me lo ha fatto sempre sentire vicino.


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