sabato 9 giugno 2012

QUANDO NON TE LO SARESTI MAI ASPETTATO

Mi è capitata sott'occhio una nota che avevo scritto di getto per la morte di Raimondo Saldi verificatasi improvvisamente ormai da oltre un mese . Non l’ho fatta leggere a nessuno, ora a distanza di qualche tempo ritengo di doverla pubblicare su questo modesto Blog dove forse continuerà a non essere letta da nessuno.

La notizia mi ha raggiunto in maniera brutale ed improvvisa come tutte le brutte notizie, soprattutto quelle che non ti aspetti e che non vorresti mai conoscere.

Erano le 9,30 di un sabato mattina. Indovina chi è morto questa notte........Raimondo Saldi.

Tanti anni fa ricevetti da mio padre una notizia più o meno nella stessa maniera; era morta una mia coetanea compagna di gioco, aveva 10 anni. Era morta per "asiatica", così si chiamava l'influenza della fine degli anni '50. Fu come ricevere un colpo di maglio.

Raimondo di anni ne aveva 48, non era mio coetaneo, né tantomeno amico, nel senso che i coetanei intendono per questo termine, però gli volevo bene forse anche perché l’avevo visto adolescente presso l’officina del Padre Romeo e ricordo le preoccupazioni che mi esternava per quel ragazzetto che considerava un po' scavezzacollo; non ne ricordo bene le motivazioni, forse per eccesso di amore paterno nei confronti di un figlio in cui ritrovava molto di se stesso.

Prima insieme a Rossano e ultimamente anche con Michele aveva trasformato in un’azienda di notevoli dimensioni e perfettamente organizzata, quella che era poco più che un’officina.
L’avevo incontrato qualche anno fa in Grecia insieme alla moglie ed amici. Circumnavigammo Lefkas poco a nord di Itaca e Same; gli avevo fatto una “testa” a forza di parlagli delle acque “dove Venere nacque vergine” , che in poco tempo conseguì la patente nautica e volle sincerarsi dei miei racconti.

Ultimamente uscendo da un suo Ufficio (Raimondo non c'era, era fuori Gubbio), andai sbadatamente a sbattere contro la vetrina scambiandola per l'uscita. Mi voltai e vidi una ragazza che sorrideva prima con gli occhi e poi con la bocca alla stessa identica maniera del padre. Mi raccomandai di non farne parola … lei sapeva con chi! Raccomandazione puntualmente ignorata. Il giorno dopo fui raggiunto da dietro dalla ben nota voce scanzonata: dobbiamo tenercela cara la ditta delle pulizie, visto come pulisce i vetri! 
 
Ne potrei raccontare altri di aneddoti. Potrei raccontare (almeno da quello che emergeva dalle nostre occasionali conversazioni) del suo viscerale amore per i suoi figli e per la sua famiglia.

Resta purtroppo il fatto che almeno in questa vita non lo incontreremo più questo giovane quanto generoso imprenditore, sempre pronto alla battuta e con su stampato quel sorriso del tutto particolare e accattivante.

Mancherà a tanti, anche a me. Ho toccato il legno della sua bara, ho abbracciato uno dei suoi fratelli, non ho visto altri in quel momento, poi me ne sono andato, mi sembrava tutto così irreale, impossibile e quindi insopportabile.

Ciao Raimondo e speriamo che sia un arrivederci.

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