Ho deciso dopo quasi dieci anni di dimettermi da Presidente del Comitato di Gestione dei Fondi Speciali del Volontariato della Regione dell'Umbria.
Per i più curiosi (maliziosi) preciso che il mio, come del resto quello dei membri del Comitato è un incarico del tutto gratuito per disposizione di legge.
Mi sono dimesso perché ritengo che dopo un periodo come questo, è opportuno dimettersi prima che all'entusiasmo iniziale subentri la routine.
Spero di aver fatto bene in questi anni e per il momento mi sento gratificato dalle dichiarazioni di ringraziamento e di rammarico (per le dimissioni) che mi sono pervenute da varie parti. Conoscendo chi me le ha fatte sono sicuro che sono sincere.
La pagina home del Comitato.
Di seguito la lettera di dimissioni.
AL COMITATO DI GESTIONE
DEL
FONDO SPECIALE PER IL VOLONTARIATO
DELLA
REGIONE DELL’UMBRIA
SEDE
Oggetto:
Dimissioni da Presidente del Comitato.
Con la presente comunico le mie
dimissioni irrevocabili da Presidente del Comitato.
Ciò
deriva esclusivamente da sopraggiunti impegni di natura personale che mi impossibilitano
a svolgere con la dovuta continuità e attenzione le funzioni
operative e di coordinamento proprie del ruolo di Presidente. Funzioni a
cui ho cercato sempre di dedicare il massimo impegno nell’intento di
favorire nella nostra regione un volontariato più adulto e diffuso e di
garantire, d'intesa
con i Centri di Servizio, il migliore utilizzo delle risorse assegnate al
FSV dell'Umbria.
Ringrazio coloro, e sono tanti, che condividendo
programmi e progetti hanno contribuito ad uscire da un clima di sottesa
conflittualità presente nel mondo del volontariato. Si è venuta così a determinare
sempre più una proficua collaborazione tra tutti i soggetti interessati, determinante
per il raggiungimento di diversi obiettivi. Ciò anche in questi ultimi periodi
in cui le risorse disponibili si sono più che dimezzate.
Ringrazio altresì quanti hanno per lungo
tempo profuso la loro leale collaborazione professionale anche nel cercare di
cambiare il modo di operare del Comitato nei confronti dei Centri di Servizio e
delle Associazioni in generale, assicurandoli peraltro che secondo me questa
operazione è pienamente riuscita.
Si tratta ora di affrontare nuove difficoltà
legate alla scarsità delle risorse ed ad una riforma legislativa che si profila
quanto mai incerta e forse più attenta a cambiare la strutturazione del sistema
piuttosto che a dare risposte ai reali
bisogni intercettati dalle Associazioni di Volontariato.
A tutti rivolgo infine i migliori auguri
per il prosieguo dell’attività e porgo cordiali saluti.